Tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,1%, il DAX a Francoforte il 2,1%, il CAC40 a Parigi il 2,1%, lo SMI a Zurigo il 2,8%, il FTSE MIB a Milano il 3,1% e l’IBEX 35 a Madrid l’1,4%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso del 2,1%.
Dalle minute della Fed è emerso ieri che la Banca Centrale degli USA potrebbe ridurre gli stimoli monetari prima di quanto previsto dagli investitori. HSBC ha comunicato inoltre oggi che in base alle sue stime preliminari il suo indice relativo al settore manifatturiero cinese è sceso a maggio per la prima volta da sette mesi al di sotto di 50 punti. La notizia ha fatto aumentare drammaticamente i timori dei mercati relativi alle prospettive dell’economia globale. Dopo il crollo della Borsa di Tokyo anche sulle piazze finanziarie del Vecchio Continente si è scatenata una pioggia di vendite.
I bancari, i minerari ed i titoli high-tech hanno sofferto in particolar modo.
Nel settore bancario Barclays (GB0031348658) ha perso il 3,7%, Commerzbank (DE0008032004) il 6,1%, Société Générale (FR0000130809) il 3,9% e Intesa Sanpaolo (IT0000072618) il 4,3%. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 5,1%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,9% e Antofagasta (GB0000456144) il 4,4%. Tra i titoli high-tech Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha perso il 4,8% e Infineon (DE0006231004) il 3,6%.
SABMiller (GB0004835483) ha perso il 2,1%. Il secondo maggiore produttore al mondo di birra ha aumentato lo scorso esercizio l’utile operativo meno di quanto atteso dagli analisti.
SBM Offshore (NL0000360618) ha guadagnato il 3,6%. Il gruppo olandese ha annunciato dei convincenti dati di bilancio per il primo trimestre.
Merck KGaA (DE0006599905) ha guadagnato lo 0,3%. Morgan Stanley ha avviato la copertura sul titolo del gruppo farmaceutico tedesco con “Overweight”.
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