Quasi tutti i principali indici azionari europei hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,2%, l’IBEX 35 a Madrid l’1%, il FTSE MIB a Milano l’1,6% e il CAC40 a Parigi lo 0,5%. Lo SMI a Zurigo ha perso lo 0,1%. L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dello 0,6%.
Dal fronte macroeconomico sono arrivate delle notizie decisamente positive. La fiducia dei consumatori tedeschi è salita ai massimi da settembre del 2007. L’indice che misura il sentiment economico nella zona euro ha raggiunto il più alto livello dall’aprile del 2012. Negli USA l’indice S&P/Case-Shiller, che misura l’andamento dei prezzi delle case unifamiliari, ha registrato a maggio il suo più forte aumento dal marzo del 2006.
Le borse del Vecchio Continente hanno beneficiato inoltre di alcuni positivi risultati societari.
EdF (FR0010242511) ha guadagnato il 7,4%. Il colosso elettrico francese ha aumentato nel primo semestre l’Ebitda più di quanto atteso dagli analisti ed alzato le sue previsioni per il 2013.
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha chiuso in rialzo del 14,4%. Il gigante delle infrastrutture delle telecomunicazioni ha annunciato una trimestrale migliore delle attese del mercato e comunicato che Qualcomm (US7475251036) entrerà nel suo capitale.
UBS (CH0024899483) ha guadagnato il 2,3%. La divisione dell’investment banking della banca svizzera ha registrato una performance migliore delle attese del mercato.
Saipem (IT0000068525) ha guadagnato il 5,9%. Il fornitore di servizi per l’industria petrolifera ha chiuso il secondo trimestre in rosso, ma ha indicato di attendersi il pareggio a livello di Ebit nel 2013.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso il 3,9%. L’utile della banca tedesca è a sorpresa calato nel secondo trimestre di quasi il 50%.
Barclays (GB0031348658) ha perso il 5,7%. La banca britannica ha pubblicato una debole trimestrale e annunciato un aumento di capitale da 5,8 miliardi di sterline.
BP (GB0007980591) ha perso il 3,4%. L’utile del gruppo petrolifero è calato nel secondo trimestre più di quanto atteso dagli analisti.
K+S (DE0007162000), il primo produttore europeo di fertilizzanti a base di potassio, ha perso il 23,7%. Il gruppo russo Uralkali (RU0007661302), il primo produttore al mondo di potassio, ha deciso di uscire dal cartello che controlla il 43% delle esportazioni mondiali della sostanza utilizzata nei fertilizzanti e si attende un calo dei prezzi del 25%.
Fiat (IT0001976403) ha perso il 4,2%. Il gruppo torinese ha aumentato nel secondo trimestre l’utile della gestione ordinaria più di quanto atteso dagli analisti, la controllata Chrysler ha lanciato però un profit warning.
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