Il governo italiano punta, per sostenere la crescita, su imprese e lavoro. È quanto emerge dal Programma nazionale di Riforma, in arrivo con l’aggiornamento del DEF (Documento di Economia e Finanza).
Nella bozza in possesso dell’ANSA, l’esecutivo indica che i provvedimenti da attuare in via prioritaria riguarderanno la riduzione del debito, la qualità e l’efficienza della pubblica amministrazione, il sistema finanziario, il mercato del lavoro, le riforme fiscali e la concorrenza.
Spostare il carico fiscale da “lavoro e capitale a consumi, beni immobili e ambiente”. Inoltre: ridurre “il cuneo fiscale, rivedere l’ambito di applicazione delle esenzioni e aliquote ridotte dell’IVA e delle agevolazioni fiscali dirette”. Sono alcune priorità delle riforme contenute nel documento.
Un altro obiettivo da perseguire “in via prioritaria” è la riduzione “dell’elevatissimo rapporto debito/PIL su una traiettoria stabilmente in discesa”. Nel 2014 il debito si attesterà ”secondo le previsioni al 132,2% del PIL”. Nella bozza viene confermato l’impegno ad assicurare che nel 2013 il deficit resti al di sotto del 3% poiché l’Italia “non può permettersi di tornare indietro sulla procedura d’infrazione”.
Il governo ha l’intenzione di rafforzare la spending review nell’ambito dei provvedimenti da adottare nei prossimi mesi. Occorre, si legge nel documento, “perseverare nello sforzo mediante revisioni sistematiche approfondite della spesa a tuti i livelli amministrativi”.
Per quanto riguarda ulteriori interventi di sostegno all’economia “potranno essere attuati solo a fronte del reperimento di risorse che consentano di mantenere invariati i saldi di bilancio”.
L’aggiornamento al Programma nazionale per le riforme verrà diffuso dal Tesoro entro il 20 settembre assieme al nuovo quadro macroeconomico e di finanza pubblica. Sulla base di queste indicazioni il governo dovrà impostare la prossima legge di stabilità, da presentare entro metà ottobre.
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