La maggior parte dei principali indici azionari europei ha chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,4%, il CAC40 a Parigi lo 0,1%, il DAX a Francoforte lo 0,2% e il FTSE MIB a Milano lo 0,5%. L’IBEX 35 a Madrid e lo SMI a Zurigo hanno guadagnato lo 0,2%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,3%.
Dopo i guadagni di ieri sono scattate delle prese di beneficio. Molti investitori non hanno voluto correre rischi in vista dell’esito delle elezioni in Germania, in programma domenica. A pesare nel finale di seduta è stato il nuovo aumento dei timori relativi alla politica monetaria della Fed. James Bullard, un esponente della Banca Centrale degli USA, ha dichiarato che una riduzione degli acquisti di asset potrebbe essere deliberata durante la riunione di fine ottobre.
Tra i minerari, che ieri avevano guidato la lista dei rialzi, Fresnillo (GB00B2QPKJ12) ha perso il 3,4%, Randgold Resources (US7523443098) il 3,4% e Antofagasta (GB0000456144) il 3,9%.
Anche i bancari hanno chiuso deboli. Barclays (GB0031348658) ha perso l’1,7%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2%,Crédit Agricole (FR0000045072) lo 0,9% e UniCredit (IT0000064854) l’1,6%.
Adidas (DE0005003404) ha chiuso in ribasso del 3%. La seconda impresa al mondo dell’abbigliamento sportivo ha lanciato un profit warning.
RWE (DE0007037129) ha perso il 3,9%. Il gigante tedesco delle utilities ha dimezzato il suo dividendo.
Deutsche Boerse (DE0005810055) ha guadagnato lo 0,8%. BofA Merrill Lynch ha alzato il suo rating sul titolo dell’operatore di borsa da “Neutral” a “Buy”.
Sainsbury (GB00B019KW72) ha guadagnato l’1,4%. Citigroup ha alzato il suo rating sul titolo della catena di supermercati da “Sell” a “Neutral”.
Telecom Italia (IT0003497168) ha chiuso in ribasso del 3,4% Sul titolo dell’operatore telefonico italiano hanno pesato le nuove voci relative ad un possibile aumento di capitale.
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