Nomura ha avviato la copertura su Fiat (IT0001976403) con “Reduce” ed un target sul prezzo a €4. Il broker giapponese indica che i maggiori punti di incertezza riguardano l’integrazione con Chrysler e l’elevato indebitamento.
“Mentre la situazione in Europa ha cessato di peggiorare (che è una cosa differente rispetto un miglioramento), i margini del gruppo sono sotto pressione in Brasile. Inoltre anche i concorrenti americani di Chrysler hanno avvertito che i loro margini stanno calando”, osserva Nomura in una nota.
Secondo gli analisti le prospettive degli utili di Fiat sarebbero deboli. Nomura spiega che senza Chrysler Fiat perderebbe, prima delle imposte, più di €500 milioni all’anno.
In questo contesto l’acquisizione della quota di minoranza del costruttore statunitense sembra imporsi, “ma come pagarla?”, si interroga Nomura.
L’idea di ricorrere al debito per scaricarlo poi su un gruppo che abbia delle basi finanziarie più importanti è allettante. Nomura ritiene d’altra parte che l’annuncio della IPO di Chrysler suggerisca che lo scenario di una fusione è meno vicino di quanto gli investitori suppongano e che possa rivelarsi nettamente più costoso. “E in caso di quotazione in borsa come farà Fiat a mobilizzare la liquidità che di cui ha bisogno?”, domanda Nomura.
Gli esperti ritengono che l’indebitamento netto, pari a €7 miliardi, sia già “insostenibile”. Un pagamento in contanti delle quote di minoranza di Chrysler lo farebbe crescere ulteriormente.
Di conseguenza non si potrebbe escludere un aumento di capitale che abbia un effetto diluitivo per gli azionisti.
Nomura stima infine che il titolo di Fiat, che quota nei pressi dei massimi da cinque anni, sia attualmente caro.
A Piazza Affari Fiat scende al momento del 2,7% a €6,22.
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