Tutte le principali borse europee hanno chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,7%, il DAX a Francoforte l’1,3%, lo SMI a Zurigo l’1%, il CAC40 a Parigi l’1,4% e l’IBEX 35 a Madrid il 2%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dell’1,7%.
Le borse del Vecchio Continente hanno incrementato i ribassi nel pomeriggio. L’indice ISM relativo al settore manifatturiero statunitense è crollato a gennaio ai minimi da sette mesi.
In precedenza erano stati i dati arrivati dalla Cina ad alimentare i timori dei mercati relativi allo stato di salute dell’economia mondiale. L’attività manifatturiera cinese ha rallentato ulteriormente a gennaio. L’indice relativo al settore cinese dei servizi è sceso inoltre lo scorso mese ai minimi da cinque anni.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 2,7%,BHP Billiton (GB0000566504) l’1,2% e Glencore Xstrata (JE00B4T3BW64) il 2,4%. Il prezzo del rame è sceso anche oggi.
Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso il 4%. La banca britannica ha annuciato di aver accantonato altri £18 miliardi per risarcire i propri clienti a seguito alla vendita scorretta di polizze assicurative a protezione del finanziamento.
Julius Baer (CH0029758650) ha perso il 5,9%. La banca svizzera ha registrato lo scorso anno una performance nettamente inferiore alle attese degli analisti.
BBVA (ES0113211835) ha perso il 3,4%. Société Générale ha tagliato il suo rating sul titoloo della banca spagnola da “Buy” a “Hold”.
Ryanair (IE0031117611) ha guadagnato il 6,6%. La prima linea aerea a basso costo ha indicato che la pressione sulle tariffe si sta riducendo e confermato le previsioni per l’intero esercizio.
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