Tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,6%, il CAC40 a Parigi lo 0,9%, il DAX a Francoforte l’1,8%, lo SMI a Zurigo lo 0,4% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,8%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dell’1,3%.
Le borse del Vecchio Continente sono andate a picco nel finale di seduta. La situazione in Ucraina rischia di degenerare. Le forze di Kiev hanno iniziato il loro attacco nella regione di Donetsk contro i separatisti filorussi. Il premier russo Dmitry Medvedev ha dichiarato che l’Ucraina si trova sull’orlo della guerra civile.
A pesare sono state anche le notizie arrivate dal fronte macroeconomico. L’indice ZEW relativo alla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è calato questo mese ai minimi dall’agosto del 2013. L’indice NY Empire, un indicatore del settore manifatturiero statunitense, ha registrato a sorpresa un forte declino.
Le vendite hanno colpito tutti i settori ma i bancari hanno sofferto in particolar modo. Barclays (GB0031348658) ha perso l’1,8%, Commerzbank (DE0008032004) il 3,6%, Société Générale (FR0000130809) il 2,4% eBBVA (ES0113211835) l’1,4%.
Rio Tinto (GB0007188757) ha perso il 3,2%. La produzione di minerale di ferro del gruppo minerario è calata nel primo trimestre più di quanto atteso dal mercato.
SABMiller (GB0004835483) ha perso il 2,5%. Il secondo maggiore produttore al mondo di birra ha avvertito che le oscillazioni dei tassi di cambio peseranno sul suo utile.
L’Oréal (FR0000120321) ha guadagnato l’1,5%. Il maggiore produttore al mondo di cosmetici ha registrato nel primo trimestre in Europa una performance migliore delle attese degli analisti.
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