UBS (CH0024899483) ha annunciato oggi che nel secondo trimestre del 2014 il suo utile netto è aumentato del 15% a CHF 792 milioni. Gli analisti avevano previsto circa CHF 720 milioni. cLe spese sono calate lo scorso trimestre del 6,9% a CHF 5,9 miliardi.
L’utile prima delle tasse della divisione Wealth Management è calato del 36% a CHF 355 milioni. A pesare sono stati oneri per accantonamenti per contenziosi legali, questioni regolamentari e simili. La raccolta netta si è attestata a CHF 10,7 miliardi.
L’utile prima delle tasse della divisione Wealth Management Americas è calato del 9% a CHF 211 milioni. I deflussi netti hanno ammontato a $2,5 miliardi e sono stati principalmente dovuti ai prelievi dei clienti associati ai pagamenti stagionali delle imposte sul reddito.
L’utile prima delle tasse della divisione Global Asset Management è calato dell 24% a CHF 105 milioni e quello della divisione Retail & Corporate del 6,1% a CHF 354 milioni.
Nell’unità Investment Banking l’utile è calato del 25% a CHF 579 milioni. Il risultato ha potuto superare le attese grazie al buon andamento dei ricavi derivanti dalla vendita di bond ed azioni.
La perdita della divisione Corporate Center è scesa da anno ad anno da CHF 1,06 miliardi a CHF 387 milioni.
UBS ha continuato a rafforzare il suo coefficiente patrimoniale Common Equity Tier 1 (CET1) ad applicazione integrale secondo Basilea III, aumentandolo al 13,5%, dal 13,2% di fine marzo.
UBS ha anche comunicato di aver patteggiato con la procura di Bochum in merito alla questione fiscale dovuta all’attività transfrontaliera in Germania. L’accordo, che prevede il pagamento di circa €300 milioni, conclude il procedimento giudiziario pendente con le autorità tedesche. UBS nei suoi risultati del secondo trimestre ha incluso degli accantonamenti pari a circa CHF 120 milioni inerenti questa pendenza giuridica.
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