L’euro continua ad indebolirsi. La valuta europea è scesa oggi fino a 1,3275 dollari. Si tratta del più basso livello da 11 mesi.
La Banca Centrale Europea aveva fissato ieri il cambio euro-dollaro a 1,3354.
Gli ultimi dati macroeconomici hanno segnalato che la ripresa nell’Eurozona sta rallentando. La BCE potrebbe essere quindi costretta ad allentare ulteriormente la sua politica monetaria.
Il dollaro beneficia da parte sua dell’aumento della fiducia degli investitori nell’economia statunitense. La forte crescita delle costruzioni di nuove case a luglio ha indicato ieri che il mercato immobiliare sta riprendendo vigore. Appena un mese fa, Janet Yellen, il numero uno della Federal Reserve, aveva dichiarato davanti alla Commissione bancaria del Senato che il rallentamento del settore immobiliare rappresentava un rischio per la congiuntura.
Ulteriori impulsi per il Forex potrebbero arrivare più tardi dalle minute del FOMC, il comitato esecutivo della Fed. A seguito del rafforzamento dell’economia la Banca Centrale degli USA potrebbe alzare i tassi d’interesse già nella prima metà del 2015. È però improbabile che le minute contengano delle indicazioni relative alla tempistica dell’aumento del costo del denaro.