La maggior parte delle principali borse europee ha chiuso anche oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,3%, il CAC40 a Parigi lo 0,3% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,4%. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,3%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,2%.
Dal fronte macroeconomico sono arrivate delle notizie tutt’altro che incoraggianti. Le importazioni della Cina sono a sorpresa calate ad agosto. Il Sentix, l’indice sulla fiducia degli investitori nell’Eurozona è crollato inoltre a settembre ai minimi da 14 mesi.
A pesare è stata anche la crescente incertezza relativa all’esito del referendum sull’indipendenza della Scozia. Per la prima volta un sondaggio, pubblicato a meno di due settimane dal voto del 18 settembre, ha dato in vantaggio i sì alla secessione dalla Gran Bretagna (51% contro il 49% dei no).
I titoli bancari britannici sono stati di conseguenza particolarmente deboli. Lloyds Banking Group (GB0008706128) ha perso il 2,4% e Royal Bank of Scotland (GB00B7T77214) l’1,3%.
Associated British Foods (GB0006731235) ha perso il 5,2%. Le vendite della sussidiaria Primark sono aumentate lo scorso esercizio meno di quanto atteso dagli analisti.
Tra i petroliferi Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha perso lo 0,6% e Total (FR0000120271) l’1,1%. Il Brent è sceso oggi per la prima volta da 14 mesi al di sotto di $100 al barile.
ArcelorMittal (LU0323134006) ha guadagnato l’1,8%. Kepler Cheuvreux ha alzato il suo rating sul titolo del maggiore produttore al mondo di acciaio da “Reduce” a “Buy”.
Electrolux (SE0000103814) ha guadagnato il 5,1%. Il gruppo svedese ha annunciato che acquisterà le attività di General Electric (US3696041033) negli elettrodomestici per $3,3 miliardi in contanti.
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