Anche la Francia ha tagliato le sue stime di crescita. Parigi prevede ora per il 2014 un aumento del PIL dello 0,4% e per il 2015 dell’1%. Precedentemente il governo francese aveva messo in cantiere un aumento dell’1% per l’anno in corso e dell’1,7% per l’anno successivo. La crescita dovrebbe accelerare successivamente, nel 2016 a +1,7% e nel 2017 a +1,9%.
L’esecutivo transalpino prevede che il deficit si attesterà quest’anno al 4,4% del PIL, l’anno prossimo si ridurrà al 4,3%, nel 2016 scenderà al 3,8% e solo nel 2017 andrà al 2,8%, cioè sotto il tetto del 3% fissato dai trattati europei. In precedenza Parigi si era impegnata a scendere sotto il 3% fin da quest’anno.
Il rapporto tra il debito e il PIL dovrebbe attestarsi quest’anno al 95,3%, per salire al 97,2% nel 2015 e al 98,0% nel 2016. Per il 2017 è previsto un rapporto deficit/PIL al 97,3%.
Nonostante il target di deficit non verrà raggiunto non ci saranno misure aggiuntive. “Nessun ulteriore sforzo sarà richiesto alla Francia, perché il governo – assumendosi la responsabilità di bilancio di rimettere sulla giusta strada il paese – respinge l’austerità”, ha dichiarato il ministro delle Finanze, Michel Sapin.