La Commissione Europea ha tagliato drasticamente le sue stime di crescita. Bruxelles prevede ora per il 2014 un aumento del PIL della zona euro dello 0,8% (contro l’1,2% della scorsa primavera) e per il 2015 dell’1,1% (contro +1,7% atteso precedentemente). Per il 2016 la Commissione Europea prevede una crescita dell’1,7%.
“La situazione economica e occupazionale non sta migliorando con sufficiente rapidità”, ha spiegato Jyrki Katainen, il vice presidente della Commissione europea con delega al Lavoro, la Crescita e gli Investimenti. Pierre Moscovici, il commissario europeo agli Affari economici, ha avvertito che “non c’è una soluzione semplice ed univoca ai problemi dell’economia europea”. Moscovici ha esortato ad agire su tre fronti: “politiche di bilancio credibili, riforme strutturali ambiziose ed investimenti sia pubblici che privati”.
Secondo la Commissione Europea il mercato del lavoro si riprenderà solo gradualmente. Il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere quest’anno all’11,6%, dall’11,9% del 2013. Per il 2015 e il 2016 è atteso un ulteriore calo, rispettivamente all’11,3% e allo 10,8%.
Le stime relative al tasso d’inflazione sono state ancora ridotte, per il 2014 dallo 0,8% allo 0,5% e per il 2015 dall’1,2% allo 0,8%. Per il 2016 la Commissione Europea prevede un tasso d’inflazione dell’1,5%.
Le stime per i singoli Paesi
Bruxelles ha rivisto significativamente al ribasso le sue stime sui principali Paesi dell’Eurozona. Per la Germania il taglio è stato per il 2014 dal +1,8% a +0,8% e per il 2015 dal +2% al +1,1%. Nel 2016 la prima economia europea è vista crescere dell’1,8%.
Per la Francia si è scesi per il 2014 dal +1% al +0,3% e per il 2015 dal +1,5% al +0,7%. Nel 2016 l’economia francese dovrebbe crescere dell’1,5%.
Ancora peggiore è il quadro per l’Italia per la quale si prevede ora un nuovo anno di recessione. Le stime sul PIL nel 2014 sono state tagliate dal +0,6% a -0,4%. Nel 2015 l’economia italiana dovrebbe crescere di solo lo 0,6% (dal +1,2% previsto in primavera) per accelerare moderatamente nel 2016 a +1,1%.
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