L’UE è troppo permissiva con Francia e Italia. La Bundesbank ha criticato aspramente la decisione della Commissione Europea di concedere a Parigi e Roma più tempo per rimettere in sesto i loro conti.
La Bundesbank ricorda che la Francia è in procedura di deficit eccessivo dall’inizio del 2009 e da allora ha già ricevuto due proroghe per una correzione. “Nonostante ciò il governo francese non ha l’intenzione, come richiesto, di riportare il deficit sotto il 3% nel 2015, ma nel 2017”.
Per quanto riguarda l’Italia, la Bundesbank punta il dito sull’elevato debito pubblico. A differenza di Parigi, Roma non si trova in procedura di deficit, non raggiungerà d’altra parte il pareggio di bilancio strutturale come scritto nel Patto di Stabilità.
La Bundesbank osserva che l’esame autunnale dei conti nazionali da parte della Commissione Europea è già di per sé una procedura che comporta al massimo poche conseguenze. Nel caso di gravi infrazioni Bruxelles ha infatti solo la possibilità di richiedere piani più ambiziosi, “sembra tuttavia che non voglia neanche far uso di questo strumento”, critica l’istituto centrale tedesco.