Tutte le principali borse europee hanno chiuso anche oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,9%, il CAC40 a Parigi il 2,5%, lo SMI a Zurigo il 2,1%, il DAX a Francoforte il 2,7% e l’IBEX 35 a Madrid il 2,4%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso del 2,8%.
Sulle borse del Vecchio Continente si è scatenata nel pomeriggio una pioggia di vendite. Con l’avvicinarsi della riunione della Fed e delle elezioni del Presidente della Repubblica in Grecia sta aumentando la tensione sui mercati. Gli investitori sono inoltre sempre più preoccupati a causa degli effetti del calo del prezzo del petrolio. La Banca Centrale della Russia ha avvertito che se le quotazioni del greggio dovessero restare a $60 al barile l’economia potrebbe scendere il prossimo anno del 4,5%. Il rublo si è deprezzato ulteriormente e raggiunto un ennesimo minimo storico rispetto al dollaro.
I minerari ed i petroliferi sono andati a picco sulla scia dei prezzi delle materie prime. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 3,3% e BHP Billiton (GB0000566504) il 3,7%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha perso il 3,2% e Total (FR0000120271) il 2,9%.
Seduta da dimenticare anche per i bancari. Royal Bank of Scotland (GB00B7T77214) ha perso il 3,3%, Commerzbank (DE0008032004) il 4,1% e BNP Paribas (FR0000131104) il 3,6%.
RWE (DE0007037129) ha perso il 4,7%. Merrill Lynch ha tagliato il suo rating sul titolo del gruppo tedesco delle utilities da “Buy” a “Neutral”.
CGG (FR0000120164) è crollato del 29,3%. Technip (FR0000131708) ha ritirato la sua offerta per il gruppo rivale.