Quasi tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,5%, il DAX a Francoforte lo 0,1% e lo SMI a Zurigo lo 0,1%. L’IBEX 35 a Madrid ha perso lo 0,8%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dello 0,1%.
Per la terza volta il Parlamento greco non è riuscito ad eleggere il Presidente della Repubblica. Di conseguenza, al premier Antonis Samaras non è restato altro che annunciare le elezioni politiche anticipate per il prossimo 25 gennaio. La notizia ha scatenato una pioggia di vendite sulle borse europee. L’EuroStoxx 50 è arrivato a perdere fino all’1,5%. Nelle ultime ore di contrattazione c’è stato però un rimbalzo. I mercati scommettono che Syriza, il partito di sinistra radicale guidato da Alexis Tsipras, non riuscirà ad ottenere abbastanza voti da dettare la futura politica greca. La Borsa di Atene ha potuto ridurre significativamente le sue perdite. Dopo essere sceso dell’11% l’indice ASE ha chiuso infine in ribasso del 3,9%.
I minerari hanno beneficiato dell’aumento dei prezzi dei metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2,8%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,8% e Rio Tinto (GB0007188757) il 2,7%.
I bancari sono stati deboli. Commerzbank (DE0008032004) ha perso lo 0,7%, Société Générale (FR0000130809) lo 0,6% e BBVA (ES0113211835) lo 0,7%.
Royal Mail (GB00BDVZYZ77) ha guadagnato il 4,6%. La rivale City Link è finita in amministrazione controllata.