Le principali borse europee hanno chiuso oggi in deciso rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato il 2,3%, il CAC40 a Parigi il 3,6%, il DAX a Francoforte il 3,4%, l’IBEX 35 a Madrid il 2,3% e lo SMI a Zurigo il 2,7%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito del 3,6%.
A spingere gli acquisti è stata la fiducia che l’espansiva politica monetaria delle banche centrali sosterrà l’economia. Le minute del FOMC, il comitato esecutivo della Fed confermato ieri che un rialzo dei tassi prima di aprile è improbabile. Gli investitori si attendono inoltre che la BCE interverrà con forza dopo che l’inflazione è calata a dicembre nell’Eurozona per la prima volta dall’ottobre del 2009.
Nel finale di seduta le borse del Vecchio Continente hanno accelerato al rialzo. In una lettera di risposta all’interrogazione di un europarlamentare, Mario Draghi ha fatto espressamente riferimento alla possibilità di acquistare titoli di Stato per contrastare i rischi di un periodo troppo prolungato di bassa inflazione.
Il settore chimico ha guidato la lista dei rialzi. Air Liquide (FR0000120073) ha guadagnato il 4,2%, BASF (DE0005151005) il 4,1% e Bayer (DE0005752000) il 5,4%.
In gran spolvero anche il settore delle telecomunicazioni. Deutsche Telekom (DE0005557508) ha guadagnato il 4,9%, Orange (FR0000133308) il 4,5% e Vodafone (GB00B16GWD56) il 4,5%.
Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha guadagnato il 2,9%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) il 2,1% e Total (FR0000120271) il 3,9%. Il prezzo del petrolio ha recuperato oggi ulteriormente terreno.
Alcatel-Lucent (FR0000130007) ha guadagnato il 3,3%. Credit Suisse ha alzato il suo rating sul titolo del fornitore di infrastrutture per le telecomunicazioni da “Neutral” ad “Outperform”.
Tesco (GB0008847096) ha chiuso in rialzo del 15%. Il gigante del commercio al dettaglio ha annunciato un importante programma di ristrutturazione.
Standard Chartered (GB0004082847) ha guadagnato lo 0,9%. L’istituto di credito ha annunciato la chiusura della divisione del trading azionario per i clienti istituzionali ed il taglio di 4.000 posti di lavoro.
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