La Banca Centrale Europea ha annunciato oggi che intraprenderà un programma di Quantitative Easing pari a 60 miliardi di euro al mese, con il quale acquisterà titoli di Stato, in linea con la sua politica monetaria. Questo annuncio segue una lunga linea di chiari segnali posti in essere negli ultimi mesi dai policymaker della BCE. Il programma durerà fino alla fine di settembre del 2016 e continuerà fino a che la Banca Centrale non avrà raggiunto la stabilità dei prezzi (definita attorno al 2%). La BCE evidentemente pensa che questo obiettivo di stabilità sia minacciato dai prezzi in calo e pertanto si aspetta che le misure prese oggi contribuiranno a generare inflazione nell’Eurozona.
I mercati hanno reagito focalizzandosi sulla dimensione del QE e l’impatto che può avere sul mercato un così grande acquirente di obbligazioni. Crediamo che nel breve periodo il programma di QE potrebbe far scendere i rendimenti dei titoli di Stato europei, e ciò significa che gli investitori guarderanno sempre di più ad opportunità di investimento con più alti rendimenti. Di conseguenza, i bond investment grade e high yield dovrebbero beneficiare dell’annuncio di oggi. In aggiunta, l’euro vedrà probabilmente una maggiore pressione in quanto gli investitori europei punteranno ad investire a livello globale alla ricerca di rendimenti positivi.
Nel più lungo termine, riteniamo che i rendimenti dei titoli di Stato aumenteranno nel momento in cui le misure di oggi cominceranno ad avere un impatto positivo sull’inflazione. Ci aspettiamo di vedere un miglioramento nella capacità di accesso al credito delle imprese non finanziarie e delle famiglie europee, che dovrebbe generare un aumento della domanda. Inoltre, un indebolimento dell’euro potrebbe aumentare i prezzi delle importazioni e quindi l’inflazione. Potrebbe anche incrementare le esportazioni e quindi l’attività economica. Con maggiori prospettive di inflazione e di crescita, i titoli di Stato europei finiranno probabilmente sotto pressione.
La BCE si è unita successivamente al gruppo di banche centrali a favore di una maggiore liquidità, ma alla fine è arrivata. Probabilmente, l’azione più forte è l’impegno di continuare il QE fino a quando nella zona euro tornerà la stabilità dei prezzi. Con il QE, la BCE ha dato al mercato il segnale che farà “tutto il necessario” per perseguire il suo mandato di stabilità dei prezzi.
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