Standard & Poor’s ha declassato la Grecia da “B” a “B-“. Il rating greco resta sotto osservazione con implicazioni negative.
S&P indica di essere preoccupata a causa della situazione finanziaria di Atene. Il declassamento, si legge in una nota, “riflette la nostra opinione che i problemi di liquidità che pesano sulle banche della Grecia e sulla sua economia hanno ridotto l’arco di tempo durante il quale il nuovo governo può raggiungere un accordo per un programma di finanziamento con i suoi creditori”.
S&P avverte che “un prolungamento delle trattative con i creditori potrebbe incrementare ulteriormente la pressione sulla stabilità finanziaria sotto forma di prelievi dai depositi e, nel caso peggiore, di controlli sui capitali e di una perdita dell’accesso ai finanziamenti di ultima istanza, avendo potenzialmente come risultato l’esclusione della Grecia dall’Unione economica e monetaria”.