Il superindice dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) è salito a dicembre, rispetto a novembre, da 100,5 a 100,6 punti. L’organizzazione con sede a Parigi osserva che la dinamica della crescita resta stabile a livello globale ma mostra dei primi segnali di svolta positivi nell’Eurozona, specialmente in Germania e Spagna.
Nel Regno Unito e Russia, sola tra le grandi economie emergenti, l’attività si è invece indebolita.
L’indicatore per i Paesi del G7 è rimasto per il quinto mese di fila stabile a 100,3 punti.
Il superindice per la zona euro è rimasto invariato a 100,6 punti. L’indicatore per la Germania è salito da 99,6 a 99,7 punti, quello per l’Italia da 100,9 a 101 punti e quello per la Francia da 100,3 a 100,4 punti.
Il superindice per il Regno Unito è sceso da 100,3 a 100,2 punti. La dinamica di crescita è rimasta stabile negli USA e in Giappone, rispettivamente a 100,4 e a 99,8 punti.
Tra i grandi Paesi emergenti prevale la stabilità in Brasile e in Cina mentre la crescita si consolida in India. Il superindice per la Russia è sceso da 100 a 99,4 punti. Si tratta del più basso livello dall’ottobre del 2013.