La Grecia non avrà i mezzi per rimborsare il prossimo mese il Fondo Monetario Internazionale (FMI), a meno che non riesca a raggiungere un accordo con i suoi creditori. Lo ha dichiarato oggi il ministro dell’Interno Nikos Voutsis. Si tratta dell’avvertimento più esplicito arrivato finora da Atene sulle possibilità di defaut nel caso di un insuccesso delle trattative con l’ex Troika.
“Le quattro rate per il Fondo Monetario Internazionale a giugno ammontano a 1,6 miliardi di euro, questi soldi non saranno versati perchè non ci sono”, ha detto Voutsis al canale televisivo Mega.
Alla domanda relativa al rischio di default dopo l’eventuale mancato pagamento di una rata, Voutsis ha risposto: “Non lo cerchiamo, non lo vogliamo, non è la nostra strategia. La situazione è matura per un accordo fondato sulla logica”.
Voutsis ha aggiunto che “stiamo discutento sulla base di un ottimismo prudente, perché ci sia un accordo solido in modo che il Paese sia in grado di respirare. Questa è la scommessa”.
Il ministro ha sottolineato che Atene è in ogni caso determinata a lottare contro la strategia del “soffocamento” attuata da suoi creditori. “Questa politica di estrema austerità e disoccupazione in Grecia deve essere combattuta. Non ci sottrarremo a questa battaglia”, ha indicato Voutsis.
Ieri già il premier Alexis Tsipras aveva alzato i toni affermando che il suo governo ha fatto la sua parte e non cederà a delle “richieste irrazionali” dei creditori.
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