Le borse europee registrano a metà seduta delle forti perdite. La situazione della Grecia resta molto incerta. Atene non ha ancora raggiunto un accordo con i suoi creditori nonostante debba rimborsare domani al FMI un prestito di circa €300 milioni. L’indice ASE perde nella capitale greca il 2,5%.
A pesare è inoltre il nuovo sell-off sui titoli di stato. Il rendimento del Bund tedesco è salito ai massimi da settembre. L’euro si è apprezzato di conseguenza ulteriormente.
Il calo dei prezzi delle materie prime penalizza i minerari ed i petroliferi. Nel settore minerario BHP Billiton (GB0000566504) perde il 2,5% e Rio Tinto (GB0007188757) l’1%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) perde l’1,8% e Total (FR0000120271) il 2,2%.
BASF (DE0005151005) perde il 2%. “Reuters” riporta che anche il gruppo chimico tedesco è interessato all’acquisto di Syngenta (CH0011037469).
Deutsche Telekom (DE0005557508) guadagna l’1,7%. Secondo delle indiscrezioni di stampa la sussidiaria T-Mobile US (US8725901040) starebbe discutendo di una fusione con DISH Network (US25470M1099).
Nel settore delle utilities E.ON (DE0007614406) e RWE (DE0007037129) perdondo rispettivamente il 2,5% e il 2,9%. Secondo la Corte di giustizia europea l’imposta sul nucleare in Germania è conforme alle leggi dell’UE.
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