Tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in forte ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2%, lo SMI a Zurigo l’1,5%, il CAC40 a Parigi il 3,7%, l’IBEX a Madrid il 4,6% e il DAX a Francoforte il 3,6%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso del 4,2%.
I rischi di una Grexit sono drammaticamente aumentati. Durante il fine settimana le trattative tra il governo greco e l’Eurogruppo si sono arenate dopo che il premier Alexis Tsipras ha annunciato a sorpresa un referendum sulle proposte dei creditori.
La BCE ha preso atto dei nuovi sviluppi e deciso di non innalzare ulteriormente il tetto della liquidità di emergenza per il sistema bancario della Grecia. Ciò ha costretto Atene a tenere oggi chiuse banche e borsa. Il governo greco ha inoltre imposto controlli ai movimenti dei capitali.
Le vendite hanno colpito tutti i settori ma i titoli del settore finanziario hanno sofferto in particolar modo. Tra i bancari Royal Bank of Scotland (GB00B7T77214) ha perso il 2,6%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 5,8%, Société Générale (FR0000130809) il 5,3% e Banco Santander (ES0113900J37) il 6,7%. Tra gli assicurativi Allianz (DE0008404005) ha perso il 3,7%, Aviva (GB0002162385) il 2,1% e AXA (FR0000120628) il 5,3%.
TUI (DE000TUAG000) ha perso il 7,1%. A pesare sull’operatore turistico è stato il recente sanguinoso attentato in Tunisia.
Gli auriferi hanno beneficiato dell’aumento del prezzo dell’oro. Randgold Resources (US7523443098) ha guadagnato lo 0,6% e Fresnillo (GB00B2QPKJ12) lo 0,4%.
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