Tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in deciso ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso il 2,8%, lo SMI a Zurigo il 3,5%, il CAC40 a Parigi il 3,4%, l’IBEX a Madrid il 3,1% e il DAX a Francoforte il 3,8%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso del 3,4%.
I mercati temono che lo scandalo dei motori diesel che ha travolto Volkswagen (DE0007664039) possa allargarsi ad altri costruttori. Il gruppo tedesco ha lanciato oggi un profit warning e indicato che circa 11 milioni di veicoli nel mondo presentano irregolarità. Dopo il tonfo di ieri il titolo ha perso a Francoforte un ulteriore 19,6%. Sulla scia di Volkswagen BMW (DE0005190003) ha perso il 6%, Daimler (DE0007100000) il 7%, Peugeot (FR0000121501) l’8,8% e Renault (FR0000131906) il 7,1%.
Sulle borse europee ha pesato oggi anche l’aumento dei timori relativi allo stato di salute dell’economia. L’Asian Development Bank ha tagliato le sue previsioni di crescita per la Cina. La notizia ha affossato i prezzi dei metalli industriali. Di conseguenza i minerari hanno registrato delle forti perdite. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 6,7%, Glencore (JE00B4T3BW64) il 10,6% e Antofagasta (GB0000456144) il 7,3%.
Seduta da dimenticare anche per i farmaceutici. AstraZeneca (GB0009895292) ha perso il 4,9%, GlaxoSmithKline (GB0009252882) il 3,3%, Novartis (CH0012005267) il 4,6%,Roche (CH0012032048) il 3,6% e Sanofi (FR0000120578) il 4,4%. Hillary Clinton, data per favorita alle presidenziali USA del 2016, ha affermato di voler porre un freno ai prezzi dei farmaci.
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