Tutte le principali borse europee hanno chiuso anche oggi in decisa flessione. Il FTSE 100 a Londra ha perso l’1,3%, l’IBEX a Madrid il 2,1%, il CAC40 a Parigi l’1,7%, il DAX a Francoforte l’1,9% e lo SMI a Zurigo l’1,5%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso del 2%.
Con l’avvicinarsi della riunione della Fed l’avversione al rischio sta crescendo sui mercati. A pesare è stato inoltre il nuovo crollo del prezzo del petrolio.
I minerari ed i petroliferi hanno guidato anche oggi la lista dei ribassi. Nel settore minerario Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso il 4,2%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3,6% e Rio Tinto (GB0007188757) il 2%. Nel settore petrolifero BP (GB0007980591) ha perso il 2,6%, Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) il 2,4% e Total (FR0000120271) il 2,9%. La quotazione del WTI è scesa oggi temporaneamente sotto $35 al barile.
L’apprezzamento dell’euro ha continuato a penalizzare il settore dell’auto. Renault (FR0000131906) ha perso il 2,7% e Volkswagen (DE0007664039) il 4,1%.
Dopo le forti perdite della scorsa settimana Old Mutual (GB0007389926) ha registrato una ripresa sulla scia del rand sudafricano. Il titolo del gruppo assicurativo ha guadagnato l’1,4%.
Veolia Environment (FR0000124141) ha guadagnato il 3%. Il leader mondiale dei servizi per l’ambiente punta a raddoppiare il suo cash flow entro il 2018.
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