Tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in rosso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,8%, il CAC40 a Parigi l’1,1%, il DAX a Francoforte l’1,2%, lo SMI a Zurigo lo 0,6% e l’IBEX a Madrid l’1,6%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dell’1,4%.
Il prezzo del petrolio è sceso anche oggi prima di registrare una ripresa. Gli investitori temono che la debolezza delle quotazioni del greggio segnali un rallentamento della crescita dell’economia mondiale. Ad avere un impatto negativo sono state anche le scadenze tecniche. Oggi è stato il giorno “delle tre streghe”, sono scaduti i derivati sugli indici (future e opzioni) e sulle azioni (opzioni).
Tra i petroliferi Technip (FR0000131708) ha perso l’1,6% e Transocean (KYG900781090) il 4,3%.
Anche il settore del lusso è stato particolarmente debole. Kering (FR0000121485) ha perso l‘1,5%, LVMH (FR0000121014) il 2,6% e Richemont (CH0012731458) l’1,5%.
Sul settore delle telecomunicazioni sono scattate delle prese di beneficio. BT Group (GB0030913577) ha perso il 2,6%, Deutsche Telekom (DE0005557508) l’1,3% e Orange (FR0000133308) l’1,7%.
Schneider Electric (FR0000121972) ha perso il 2,5%. Jefferies ha tagliato il suo rating sul titolo del gruppo industriale francese da “Hold” a “Underperform”.
I minerari hanno registrato una ripresa sulla scia dei prezzi dei metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 5,7% e BHP Billiton (GB0000566504) il 2,5%.
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