Credit Suisse (CH0012138530) ha annunciato oggi di aver chiuso il quarto trimestre del 2015 con una perdita di circa CHF 5,83 miliardi. Gli analisti avevano previsto una perdita di CHF 4,3 miliardi.
Credit Suisse indica in una nota che il risultato del quarto trimestre è stato influenzato da un onere di svalutazione dell’avviamento pari a CHF 3,8 miliardi, costi di ristrutturazione di CHF 355 milioni, significative poste per contenziosi pari a CHF 564 milioni, una perdita ante imposte della Strategic Resolution Unit pari a CHF 1,12 miliardi e ed effetti negativi di rivalutazione al fair value del proprio debito per CHF 697 milioni.
Per l’intero esercizio 2015 Credit Suisse ha registrato una perdita pari a CHF 2,94 miliardi. Si e trattato del primo rosso annuo dal 2008.
Credit Suisse ha avvertito che nel mese di gennaio 2016 le condizioni dei mercati sono rimaste difficili e di prevedere che la volatilità continuerà per il resto del trimestre, con il persistere dei problemi a livello macroeconomico.
Alla luce delle perdite subite nel 2015 e del protrarsi di condizioni di mercato incerte, Credit Suisse ha accelerato la sua ristrutturazione e l’attuazione del programma di risparmi sui costi, che si sta traducendo in una riduzione di circa 4.000 posti di lavoro. Insieme alle misure già attuate i risparmi identificati e iniziati ammontano a CHF 1,2 miliardi all’anno, ossia il 34% del target di riduzione di costi fissato per il 2018 (CHF 3,5 miliardi).
Alla fine del 4T15 il look-through CET1 ratio di Credit Suisse era dell’11,4%, in crescita rispetto al 10,2% del trimestre precedente. La banca svizzera intende versare per il 2015 un dividendo di CHF 0,70 per azione. A scelta dell’azionista, la distribuzione sarà in contanti oppure in nuove azioni.
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