Dalla Newsletter di Borsainside dello scorso 30 novembre:
Oggi inizia a Parigi la Conferenza dell’ONU sul clima, la cosiddetta COP 21 (Conference of the parties). Fino all’11 dicembre le delegazioni di più 190 Paesi cercheranno di trovare un accordo su un nuovo protocollo che sostituisca quello di Kyoto per contenere, attraverso la riduzione delle emissioni di CO2, l’aumento del surriscaldamento globale. Nonostante le intense trattative intercorse già prima del summit, è incerto se l’obiettivo di limitare l’aumento della temperatura a livello planetario a meno di 2°C al 2100 possa essere mantenuto. Sussistono, infatti, notevoli divergenze riguardo il finanziamento delle misure necessarie per far abbassare la febbre del Pianeta che mette a rischio la vita sulla Terra.
L’urgenza di concludere un accordo ambizioso è stata sottolineata la scorsa settimana dalla World Meteorological Organization. L’organizzazione ha confermato le stime degli scienziati secondo cui il 2015 sarà l’anno più caldo di sempre. Ulteriore pressione sui responsabili politici arriva dall’opinione pubblica, sempre più sensibile verso le questioni ambientali. In un’indagine condotta in 40 Paesi dall’istituto di ricerca statunitense Pew Research Center, il 78 per cento degli intervistati si è espresso a favore di un trattato che limiti le emissioni di gas serra.
Nonostante molte promesse non siano state in passato mantenute, due recenti decisioni indicano che il vento sta cambiando a livello politico. Il presidente statunitense Barack Obama ha bocciato il maxi-oleodotto Keystone XL che avrebbe collegato i giacimenti del Canada al Golfo del Messico. Il governo del Regno Unito ha da parte sua annunciato che chiuderà le centrali energetiche a carbone nel paese entro il 2025. Ma non è solo la politica a muoversi a favore dell’ambiente. Sempre più investitori scoprono il loro pollice verde. Il buon esempio lo ha dato circa due settimane fa uno dei maggiori fondi pensioni olandese. Il PFZW (Pensioenfonds Zorg en Welzijn) ha annunciato di voler disinvestire completamente da tutte le compagnie legate al carbone entro il 2020. Gli investimenti nelle compagnie impegnate nei combustibili fossili saranno ridotti del 30%.
Tuttavia, la strada è ancora lunga. La protezione dell’ambiente gioca ancora un piccolo ruolo nel mondo finanziario. Secondo RobecoSAM, società di gestione patrimoniale, focalizzata esclusivamente sugli investimenti sostenibili, solo il 2% degli investitori istituzionali hanno per il prossimo anno un obiettivo di riduzione delle emissioni di CO2. Tra i 500 grandi proprietari di asset solo il 7% è inoltre in grado di calcolare le emissioni associate ai loro portafogli.
A causa delle gravi conseguenze del surriscaldamento globale è d’altra parte sensato interessarsi maggiormente ai cambiamenti climatici e agli investimenti sostenibili. Il Cambridge Institute for Sustainability Leadership (CISL) stima che se non si riuscirà a contenere l’aumento della temperatura globale a massimo 2°C, l’attività economica globale potrebbe essere di più del 20% inferiore che nel caso del raggiungimento di questo obiettivo. In più i portafogli che investono prevalentemente in azioni rischierebbero di perdere fino al 45% del loro valore.
La cosa positiva è che nonostante le molte sfide ogni investitore privato può dare il suo contributo per aiutare l’ambiente. E ciò non significa mettere a rischio la performance del proprio portafoglio. I risultati degli indici di sostenibilità ambientale sono stati negli ultimi anni simili a quelli dei listini borsistici tradizionali. È d’altra parte necessaria un’attenta selezione degli investimenti puntando possibilmente su diverse aree geografiche e segmenti. Per questo motivo indichiamo qui un’ampia gamma di titoli di società che hanno a che fare, almeno in parte, con l’ambiente e la sostenibilità.
Corticeira Amorim (PTCOR0AE0006) è il maggiore produttore al mondo di sughero. Questo materiale è sostenibile e cresce sempre, garantendo un ottimo bilancio ecologico. Quando si raccoglie non vengono abbattuti alberi e si può riciclare tutto. Per sua natura il sughero è impermeabile, duttile e isolante. Vista la crescente attenzione al tema ambiente il suo utilizzo è in costante crescita. Corticeira Amorim beneficia inoltre della debolezza dell’euro. Nei primi nove mesi del 2015 i ricavi sono aumentati del 7,7% ed hanno raggiunto un livello record. L’utile netto è balzato del 43%.
Green Plains Partners (US3932211069) è impegnata nel trasporto, distribuzione e stoccaggio di etanolo. I contratti stipulati con la sua impresa madre, Green Plains (US3932221043), garantiscono uno stabile e costante flusso di ricavi. Green Plains Partners ha il vantaggio di non essere esposta direttamente alla volatilità dei prezzi dell’etanolo poiché non acquista il combustibile. Le prospettive di crescita sono interessanti visto che l’impresa madre vuole effettuare ulteriori acquisizioni. Green Plains Partners dovrebbe inoltre trarre vantaggio dall’offerta dei suoi servizi a terze parti. Attrattivo è l’elevato dividendo. Il rendimento è attualmente pari al 12,4%. Nelle ultime settimane i top manager di Green Plains Partners hanno acquistato massivamente titoli della compagnia.
JinkoSolar (US47759T1007) è uno dei maggiori produttori cinesi di celle e moduli fotovoltaici. La Cina ha lanciato un ambizioso piano per ridurre l’inquinamento e la sua dipendenza dai combustibili fossili. L’obiettivo di Pechino è di portare al 15% il consumo di energia da fonti alternative entro i prossimi cinque anni. Nel solare il governo cinese punta a 100 GW di potenza cumulativa installata nel 2020. JinkoSolar non beneficia però solo della forte crescita del mercato domestico. Il gruppo ha una solida posizione anche negli Stati Uniti. Nel terzo trimestre i ricavi sono cresciuti del 58%. JinkoSolar ha rivisto al rialzo le stime sulle sue forniture nel 2015. Il titolo presenta un’attrattiva valutazione, è tuttavia ad alto rischio.
Nordex (DE000A0D6554) è uno dei principali produttori mondiali di turbine eoliche. Il gruppo tedesco prevede che i suoi ricavi aumenteranno entro il 2018 a €4,2 – €4,5 miliardi, dai €2,3 – €2,4 miliardi attesi per il 2015. Il margine Ebitda dovrebbe migliorare a più del 10%, dal 7,7% nei primi nove mesi di quest’anno. Nordex ha annunciato ad ottobre l’acquisizione delle attività della spagnola Acciona (ES0125220311) nell’energia eolica. L’operazione gli permetterà di espandere la sua presenza globale, soprattutto in America e nei Paesi emergenti.
Plastic Omnium (FR0000124570) beneficia sensibilmente dell’inasprimento delle norme sulle emissioni dei veicoli. Il gruppo francese è infatti leader tecnologico nei sistemi di riduzione catalitica selettiva (SCR). I risultati del terzo trimestre hanno superato nettamente le stime degli analisti. Plastic Omnium, che collabora attualmente con 13 costruttori, sta aumentando le sue quote di mercato. Il CEO Laurent Burelle prevede che i ricavi cresceranno entro il 2018 a €7 miliardi, dai €5,3 miliardi del 2014.
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