L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha tagliato le sue stime di crescita per l’economia globale.
L’organizzazione con sede a Parigi prevede che il PIL globale crescerà nel 2016 del 3% e nel 2017 del 3,3%. Si tratta per entrambi gli anni di una riduzione dello 0,3% rispetto alle stime rilasciate lo scorso novembre. Nel 2015 l’economia globale era cresciuta del 3%.
L’OCSE osserva che in molti Paese emergenti la crescita sta rallentando, mentre nelle economie industriali la ripresa resta modesta. A detta degli esperti, inoltre, il commercio e gli investimenti restano deboli.
In questo contesto l’OCSE chiede uno sforzo congiunto per rafforzare la domanda, soprattutto attraverso investimenti pubblici finanziati da nuovo debito.
Per quanto riguarda le principali economie l’OCSE ha tagliato le stime sugli USA a +2% nel 2016 e +2,2% nel 2017 (+2,5% e +2,4% a novembre), dopo un +2,4% nel 2015.
Per la zona euro l’OCSE prevede per quest’anno una crescita dell’1,4% nel 2016 e dell’1,7% nel 2017 (+1,8% e +1,9% a novembre), dopo un +1,5% nel 2015. Le stime per la sola Italia sono state tagliate a +1% nel 2016 (+1,4% a novembre), dopo un +0,6% nel 2015. Per il 2017 l’OCSE continua ad attendersi una crescita del PIL italiano dell’1,4%.
Il Giappone dovrebbe crescere dello 0,8% quest’anno e dello 0,6% il prossimo (+1% e +0,5% secondo le stime di novembre), dopo un +0,4% nel 2015.
Le previsioni per la Cina, sono state confermate a +6,5% nel 2015 e a +6,2% nel 2017, dopo il +6,9% del 2015.
L’OCSE è diventata decisamente più pessimista per il Brasile. Le stime sulla maggiore economia dell’America Latina sono state tagliate a -4% nel 2016 e a +0,0% nel 2017 (-1,2% e +1,8% secondo le stime di novembre), dopo il -3,8% del 2015.
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