La crescita dell’economia globale è deludente e sussistono rischi al ribasso, tra cui una “Brexit”. È quanto emerge dall’ultimo Global Economic Outlook dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
L’organizzazione con sede a Parigi continua a prevedere che il PIL globale crescerà nel 2016 del 3% e nel 2017 del 3,3%.
“La crescita è piatta nelle economie avanzate e ha rallentato in molte delle economie emergenti che sono state la locomotiva globale dalla fine della crisi”, ha spiegato il segretario dell’OCSE, Angel Gurría, in occasione della presentazione del Global Economic Outlook. “Il rallentamento della produttività e le crescenti disuguaglianze pongono ulteriori sfide” ha aggiunto. Gurría ritiene quindi che sia “urgentemente necessaria un’azione politica a livello globale per uscire dal deludente percorsi di crescita e per spingere le economie su livelli che possano garantire standard di vita per tutti”.
Le stime per le singole economie
Per quanto riguarda le principali economie l’OCSE ha tagliato le stime sugli USA a +1,8% nel 2016, dal +2% previsto a febbraio. Per il 2017 gli esperti continuano a prevedere un aumento del PIL statunitense del 2,2%.
Per la zona euro l’OCSE ha alzato le stime per quest’anno a +1,6%, da +1,4%, mentre ha confermato il +1,7% per il 2017. Le previsioni per la sola Italia sono state lasciate invariate a +1% per il 2016 e a +1,4% per il 2017.
Il Giappone dovrebbe crescere dello 0,7% quest’anno e dello 0,4% il prossimo (+0,8% e +0,6% secondo le stime di febbraio), dopo un +0,6% nel 2015.
Le previsioni per la Cina, sono state confermate a +6,5% nel 2015 e a +6,2% nel 2017, dopo il +6,9% del 2015.
Il rischio Brexit
Nel Global Economic Outlook vengono citati una serie di rischi al ribasso. Il più immediato è un’eventuale uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.
Secondo l’OCSE una “Brexit” avrebbe effetti negativi non solo sull’economia britannica, ma su altri Paesi europei e sul resto del mondo. “Una Brexit condurrebbe ad incertezza e ostacolerebbe il commercio, l’impatto sarebbe ancora più grave se dovesse causare volatilità sui mercati finanziari”. L’OCSE stima che se il Regno Unito dovesse uscire dall’UE il suo PIL potrebbe perdere più di 5 punti percentuali entro il 2030.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!