L’economia della Svizzera è cresciuta nel secondo trimestre del 2016 più delle attese. Il PIL è aumentato su base sequenziale dello 0,6 %. Si è trattato del più forte aumento dalla fine del 2014. Gli economisti avevano previsto un aumento dello 0,4%.
Il dato del primo trimestre è stato rivisto al rialzo, da +0,1% a +0,3%.
La SECO (www.seco.admin.ch) indica in una nota che l’economia svizzera è stata sostenuta nel secondo trimestre dal commercio estero e dai consumi dello Stato. Le spese delle economie domestiche sono rimaste invariate. Gli investimenti in beni di equipaggiamento e in costruzioni hanno segnato un lieve calo.
Per quanto riguarda la produzione la crescita ha riguardato quasi tutti i settori. I tassi più elevati si sono avuti nel settore energetico (+5,8%), nell’istruzione (+2,0%) e nel settore alberghiero e della ristorazione (+2,5%). Segnali positivi anche dal settore sociosanitario (+1,0%), dall’amministrazione pubblica (+0,8%) e dai servizi per le imprese (+0,8%). Dopo tre trimestri positivi il settore manifatturiero ha invece registrato un lieve calo (-0,1%).
Su base annua il PIL della Svizzera è aumentato nel secondo trimestre del 2%. Gli esperti avevano previsto un aumento dello 0,9%.
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