La quotazione dell’alluminio è scesa oggi a Londra ai minimi da tre mesi. La speculazione su un possibile rialzo dei tassi d’interesse negli Stati Uniti sta spingendo gli investitori a ridurre la loro esposizione al rischio. Il rame ha toccato i minimi da più di due mesi, mentre il nichel ha registrato il più forte calo da un mese.
Alcune banche d’affari, tra cui Citigroup, ritengono tuttavia che le odierne vendite sui metalli siano eccessive perché è improbabile che la Fed deciderà di alzare il costo del denaro nella riunione di questo mese. Gli ultimi dati macroeconomici hanno infatti segnalato un rallentamento della crescita ed è da supporre che l’istituto guidato da Janet Yellen prenderà tempo.
Un rialzo dei tassi incrementa i costi per l’industria mineraria ed ha spesso un effetto negativo sull’attività e sui prezzi.
Il prezzo dell’alluminio è sceso al London Metal Exchange (LME) di circa lo 0,8% a $1.565 per tonnellata. Si tratta del più basso livello dallo scorso 13 giugno. L’alluminio si era deprezzato già venerdì dello 0,8%. Sul metallo hanno pesato di recente i timori legati alla ripresa della produzione da parte delle fonderie cinesi.
La quotazione del rame è scesa fino a $4.582 per tonnellata, ovvero ai minimi dallo scorso 20 giugno. A penalizzare il metallo rosso è anche la speculazione su un possibile calo della domanda da parte della Cina. Il capo economista della banca centrale cinese si è espresso a favore di misure volte a ridurre i flussi di capitale nel mercato immobiliare.
Il prezzo del nichel è sceso di circa il 3% a $10.065. Si tratta del più forte calo da un mese. Il prezzo dello zinco perde l’1,5% a $2.258, quello del piombo l’1,7% a $1.870 e quello dello stagno lo 0,8% a $19.150.
Seguici su Telegram
Rimani aggiornato con guide e iniziative esclusive per gli iscritti!