Tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in netto rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato l’1,5%, l’IBEX 35 a Madrid l’1%, il DAX a Francoforte l’1%, il CAC40 a Parigi l’1,4% e lo SMI a Zurigo lo 0,8%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dell’1,1%.
Dopo le forti perdite della scorsa settimana le borse del Vecchio Continente hanno registrato una ripresa. La volatilità dovrebbe rimanere nei prossimi giorni elevata a causa delle riunioni della Bank of Japan e della Fed, attese con grande tensione dagli investitori.
L’aumento dei prezzi delle materie ha spinto i settori minerario e petrolifero. Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 5,7%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3,7% e Glencore (JE00B4T3BW64) il 6,2%. Tra i petroliferi BP (GB0007980591) ha guadagnato l’1,4%, Repsol (ES0173516115) l’1,4% e Total (FR0000120271) il 2,7%.
Anche il settore dell’auto è rimbalzato. Daimler (DE0007100000) ha guadagnato l’1,5%, Renault (FR0000131906) il 2,4% e Volkswagen (DE0007664039) l’1,3%.
Sky (GB0001411924) ha guadagnato il 2,3%. Morgan Stanley ha alzato il suo rating sul network televisivo ad “Overweight”.
Dopo il crollo di venerdì scorso Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso un ulteriore 2,4%. Il futuro della banca tedesca è molto incerto dopo che il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto il pagamento di una multa di $14 miliardi per chiudere l’inchiesta civile sulle vendite dei titoli coperti dai mutui subprime (leggi a proposito: Deutsche Bank non può pagare maxi multa USA. Rischio nazionalizzazione?).
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