L’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) ha tagliato leggermente le sue stime di crescita per l’economia globale.
L’organizzazione con sede a Parigi prevede che il PIL globale crescerà nel 2016 del 2,9% e nel 2017 del 3,2%. Si tratta per entrambi gli anni di una riduzione dello 0,1% rispetto alle stime rilasciate a giugno. Nel 2015 l’economia globale era cresciuta del 3,1%.
L’OCSE indica nel suo “Interim Economic Outlook” che l’economia globale rimane bloccata “in una trappola di bassa crescita”. Gli esperti puntano il dito sulla debolezza del commercio, soprattutto in Asia.
L’OCSE avverte che i tassi d’interesse eccezionalmente bassi stanno creando distorsioni sui mercati e aumentando i rischi per il sistema finanziario.
In questo contesto l’OCSE chiede ai Paesi di “implementare azioni di politica fiscale e strutturale per ridurre il ricorso eccessivo alle banche centrali e garantire opportunità e prosperità per le future generazioni”.
Per quanto riguarda le principali economie l’OCSE ha tagliato le stime sugli USA a +1,4% nel 2016 e +2,1% nel 2017 (+1,8% e +2,2% a giugno), dopo un +2,6% nel 2015.
Per la zona euro l’OCSE prevede per quest’anno una crescita dell’1,5% nel 2016 e dell’1,4% nel 2017 (+1,6% e +1,7% a giugno), dopo un +1,9% nel 2015. Le stime per la sola Italia sono state tagliate per entrambi i prossimi due anni a +0,8%, mentre a giugno erano a +1,0% per il 2016 e a +1,4% per il 2017. Nel 2015 l’economia italiana era cresciuta dello 0,6%.
Per il Regno Unito le stime sono state alzate per il 2016 a +1,8% da +1,7% ma tagliate per il 2017 a +1% da +2%. L’OCSE indica che la forte risposta della Bank of England dopo lo shock della Brexit ha aiutato a stabilizzare i mercati, tuttavia l’incertezza resta estremamente elevata ed i rischi sono orientati chiaramente al ribasso.
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