Quasi tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in ribasso. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,2%, il DAX a Francoforte lo 0,2%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,3% e il CAC40 a Parigi lo 0,2%. Lo SMI a Zurigo ha guadagnato lo 0,1%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,2%.
Le borse del Vecchio Continente hanno limitato i danni registrando una forte ripresa nel finale di seduta grazie al positivo andamento di Wall Street. La fiducia dei consumatori statunitensi è balzata ad agosto ai massimi da nove anni. La notizia ha fatto riaumentare la tendenza al rischio sui mercati.
Tra i petroliferi Repsol (ES0173516115) ha perso il 2,4% e Total (FR0000120271) lo 0,9%. Il prezzo del petrolio è tornato a scendere dopo che l’Iran ha frenato su un possibile accordo alla riunione di Algeri su un congelamento della produzione.
Dopo aver toccato un nuovo minimo storico Deutsche Bank (DE0005140008) ha chiuso poco mossa. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha indicato che le banche sotto inchiesta possano ridurre attraverso la loro cooperazione l’entità della sanzioni.
Volkswagen (DE0007664039) ha perso il 2,6%. Secondo quanto riporta “Bloomberg” il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sta calcolando fino a quanto possa ammontare la multa da infliggere al gruppo tedesco per lo scandalo delle emissioni truccate.
Orange (FR0000133308) ha guadagnato l’1,7%. Credit Suisse ha alzato il suo rating sull’operatore telefonico francese ad “Outperform”.
Commerzbank (DE0008032004) ha perso il 2,2%. Secondo indiscrezioni di stampa il nuovo CEO Martin Zielke avrebbe l’intenzione di tagliare nei prossimi anni 9.000 posti di lavoro e di cancellare il dividendo per ammortizzare i costi di ristrutturazione.
Credit Suisse (CH0012138530) ha perso il 3,3%. Il CEO della banca svizzera ha dichiarato di star considerando nuovi tagli ai costi per l’unità Global Markets.
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