Il prezzo del rame è salito oggi a Londra dello 0,5% a $4.864 per tonnellata. L’indice Caixin PMI relativo al settore manifatturiero cinese è aumentato a settembre, rispetto ad agosto, da 50 a 50,1 punti. La notizia ha incrementato la fiducia degli investitori nella stabilizzazione dell’economia della Cina, il maggiore consumatore mondiale di rame. Allo stesso tempo si sono ridotti i timori legati all’elevata offerta del metallo rosso sul mercato. Le scorte di rame sono calate ieri nei magazzini del LME (London Metal Exchange) di 6.950 tonnellate. Si è trattato del più forte calo da luglio. Durante l’intero mese di settembre il rame si è apprezzato del 5,3%, registrando il più forte rialzo mensile dal febbraio del 2015.
Non si arresta il rally del prezzo del piombo. Il future a tre mesi ha chiuso al LME in rialzo del 2,9% a $2.123 per tonnellata. Nel corso della seduta il prezzo del piombo è salito fino a $2.157 per tonnellata, ovvero ai massimi dal maggio del 2015. Il metallo, che viene utilizzato per produrre batterie, ha beneficiato questa settimana della speculazione su un calo delle forniture. Una fonderia di Nyrstar (BE0974294267) in Australia, che produce 185.000 tonnellate di piombo all’anno, ha dovuto sospendere le attività a causa di un’interruzione di corrente. Le cosiddette scorte on-warrant sono inoltre calate a Londra a causa dei forti acquisti da parte di un grande investitore. Nell’intero quarto trimestre il piombo si è apprezzato del 19%. Si è trattato del più forte apprezzamento trimestrale da quattro anni.
Dopo essere salito a $20.150 per tonnellata, ovvero ai massimi da 21 mesi, il prezzo dello stagno ha chiuso in rialzo dello 0,9% a $20.025 per tonnellata. Negli ultimi quattro mesi le scorte del metallo sono calate nei magazzini del LME di più del 50%. Durante il terzo trimestre lo stagno si è apprezzato del 17%, mettendo a segno la miglior performance trimestrale da tre anni.
Il prezzo del nichel ha chiuso in rialzo dell’1,3% a $10,575 per tonnellata. Il future sul metallo aveva raggiunto martedì i massimi da sette mesi a $10.900 per tonnellata dopo che il governo filippino aveva annunciato la possibile sospensione di 20 miniere a causa di infrazioni ambientali. Le Filippine, il maggior produttore mondiale di nichel, hanno già sospeso le attività di 10 siti. Nel terzo trimestre il nichel si è apprezzato di circa il 12%.
Il prezzo dello zinco ha chiuso in rialzo dello 0,9% a $2.377 per tonnellata, sotto i massimi da 16 mesi a $2.399,50 toccati nel corso della seduta. Il prezzo dell’alluminio ha guadagnato lo 0,1% a $1.673 per tonnellata.
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