Il prezzo del rame ha chiuso oggi a Londra per la sesta seduta di fila in rialzo. Il future a tre mesi ha guadagnato al LME (London Metal Exchange) lo 0,2% a $4.852 per tonnellata. Nel corso della seduta il rame è salito fino a $4.878 per tonnellata, ovvero ai massimi da tre settimane. Il metallo rosso continua a beneficiare della speculazione su un aumento delle importazioni da parte della Cina. Il rally dei prezzi potrebbe continuare se i dati relativi all’attività manifatturiera cinese, che saranno pubblicati domani, dovessero segnalare che la seconda economia mondiale si sta rafforzando.
Lo zinco si è apprezzato oggi a Londra del 2,5% a $2.457,50 per tonnellata. Nel corso della giornata il future a tre mesi sul metallo è salito fino a $2.479,50. Si tratta del più alto livello dall’agosto del 2011. Glencore (JE00B4T3BW64) ha annunciato la chiusura della sua miniera di zinco di Black Star in Australia a causa dell’esaurimento delle riserve. La notizia ha incrementato la speculazione su una carenza di offerta sul mercato.
L’alluminio si è apprezzato dell’1% a $1.735 per tonnellata. Si tratta del più alto livello da quindici mesi. A spingere il prezzo dell’alluminio è stata anche oggi l’aspettativa che l’aumento dei costi per le fonderie in Cina, il maggiore produttore mondiale del metallo, condurrà ad un rallentamento dell’offerta.
Tra gli altri metalli di base, il nichel ha guadagnato lo 0,5% a $10.480 e lo stagno lo 0,2% a $20.700. Il piombo è rimasto sostanzialmente invariato a $2.065.
Il settore minerario ha registrato oggi al London Stock Exchange (LSE), controtendenza, una performance positiva. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2,9%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,1%, Glencore (JE00B4T3BW64) il 2,3%, Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,3% e Antofagasta (GB0000456144) il 2,3%.
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