BP (GB0007980591) ha comunicato questa mattina che nel terzo trimestre del 2016 il suo utile netto si è attestato $1,62 miliardi, in decisa crescita rispetto ai $46 milioni dello stesso periodo dello scorso anno. L’utile rettificato dalle voci straordinarie e dalle modifiche alle riserve è sceso del 49% a $933 milioni. Gli analisti avevano previsto $720 milioni.
BP ha potuto compensare il calo del prezzo del petrolio ed i minori margini delle raffinerie con il taglio dei suoi costi. Il Brent ha quotato lo scorso trimestre in media a $47 al barile, contro $51,30 un anno prima. I ricavi totali sono scesi a $48 miliardi, da $57,3 miliardi nel terzo trimestre del 2015.
La produzione totale è calata del 5,9% mentre quella a parità di perimetro è scesa del 2% a 2,11 milioni di barili al giorno a causa delle attività di manutenzione, dell’impatto delle condizioni metereologiche e dell’interruzione dell’impianto di Pascagoula per un incendio.
BP ha tagliato le stime sulle sue spese in conto capitale nel 2016 a $16 miliardi, da $17 – $19 miliardi.
Il gruppo petrolifero britannico ha confermato il suo dividendo trimestrale a $0,10 per azione.
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