
Il future a tre mesi ha guadagnato il 2,7% a $5.235,50 per tonnellata.
Il prezzo del rame ha chiuso oggi al LME (London Metal Exchange) per la dodicesima seduta di fila in rialzo. Il future a tre mesi ha guadagnato il 2,7% a $5.235,50 per tonnellata. Si tratta del più alto livello da circa un anno.

✅ Conosci la rivoluzione del social trading di eToro? Unisciti alla community, la funziona CopyTrader™ ti permette di copiare in automatico le strategie dei migliori traders del mondo. Ottieni un conto Demo con 100.000€ di credito virtuale >>
Gli investitori hanno continuato oggi ad incrementare la loro esposizione al rischio sull’aspettativa che Hillary Clinton vincerà le elezioni presidenziali statunitensi. I mercati preferiscono la candidata democratica a Donald Trump perché promette continuità e stabilità.
I dati relativi al commercio estero cinese, pubblicati oggi, sono stati piuttosto deboli. Tuttavia non si è attenuata la speculazione su un aumento della domanda da parte del maggiore consumatore mondiale di rame. Pechino vuole infatti incrementare nel quinquennio 2016-2020 significativamente i suoi investimenti nell’energia elettrica. Il metallo rosso viene impiegato soprattutto come conduttore di elettricità.
Tra gli altri metalli di base l’alluminio ha guadagnato oggi al LME lo 0,2% a $1.731, il nichel l’1,2% a $11.260, il piombo l’1,8% a $2.125 e lo zinco lo 0,4% a $2.478. Lo stagno ha perso l’1,4% a $21.545.
I principali titoli minerari hanno chiuso anche oggi positivi al London Stock Exchange (LSE). Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 2,7% Antofagasta (GB0000456144) il 4,3%, BHP Billiton (GB0000566504) il 4,7%, Glencore (JE00B4T3BW64) lo 0,7% e Rio Tinto (GB0007188757) l’1,7%.