Société Générale prevede che il cambio euro-dollaro raggiungerà la parità prima delle elezioni presidenziali in Francia, in programma la prossima primavera.
La moneta unica è scesa di circa il 6% rispetto dopo l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti e quota attualmente sul Forex a 1,0626. I mercati si aspettano che le politiche espansive promesse dal tycoon newyorkese durante la campagna elettorale spingeranno l’inflazione e la crescita economica. Gli investitori temono inoltre che l’inattesa vittoria di Trump possa favorire i movimenti populisti in Europa.
Secondo Société Générale saranno due i catalizzatori che faranno scendere il cambio euro-dollaro verso la parità: le incertezze politiche e il rialzo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve.
“Il nervosismo sulle prospettive politiche e la possibilità di una nuova sorpresa populista manterrà l’euro sotto pressione”, si legge in una nota. Société Générale si attende che il cambio euro-dollaro raggiungerà la parità nel primo trimestre del 2017 prima di tornare a 1,09 entro la fine dell’anno. La banca d’affari francese osserva che questa previsione si basa sul presupposto di due rialzi dei tassi da parte della Fed il prossimo anno, ma che sussiste il rischio che siano di più. “Prima dell’elezione di Trump ci aspettavamo un picco dei Fed Funds all’1,25-1,50%, ma ora prevediamo che saliranno fino all’1,75-2,00%”.
Per quanto riguarda la BCE, Société Générale osserva che i suoi economisti credono che il tapering inizierà a marzo con l’obiettivo di terminare gli acquisti mensili di asset all’inizio del 2018, se le condizioni dei mercati lo permetteranno.
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