Il prezzo del rame ha chiuso oggi al LME (London Metal Exchange) per la quinta seduta di fila in rialzo. Il future a tre mesi ha guadagnato lo 0,2% a $5.879 per tonnellata. Le importazioni di rame raffinato da parte della Cina sono calate ad ottobre su anno del 45%. Barclays ha tuttavia indicato in una nota di non credere che il calo segnali un indebolimento della domanda cinese del metallo rosso. La banca d’affari britannica si attende che le importazioni cinesi registreranno presto un rimbalzo. Durante l’intera settimana il rame si è apprezzato dell’8,3%.
Il protagonista della seduta oggi al LME è stato il piombo che ha registrato il più forte rialzo giornaliero da cinque anni. Il future a tre mesi ha guadagnato il 6,7% a $2.391,50 per tonnellata. Le scorte settimanali del metallo, monitorate dallo SHFE (Shanghai Futures Exchange), sono calate del 16%. In questo modo il calo in Cina è stato dallo scorso luglio di oltre il 60%. Durante l’intera settimana il piombo si è apprezzato dell’11,5%.
Tra gli altri principali metalli l’alluminio ha perso oggi al LME lo 0,8% a $1.757 (+3,7% in settimana), il nichel lo 0,1% a $11.570 (+6,6% in settimana) e stagno il 2% a $20.925 (+3,6% in settimana). Lo zinco ha guadagnato il 3,5% a $2.819 (+11,1% in settimana). Si tratta del più alto livello dal marzo del 2008.
La maggior parte dei principali titoli minerari ha chiuso oggi al London Stock Exchange (LSE) in ribasso. Anglo American (GB00B1XZS820) ha perso lo 0,5%, BHP Billiton (GB0000566504) lo 0,4% e Glencore (JE00B4T3BW64) l’1,8%. Antofagasta (GB0000456144) ha guadagnato lo 0,5% e Rio Tinto (GB0007188757) lo 0,3%.
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