BMI Research si attende che il prezzo del nichel salirà nel medio-lungo termine. Secondo l’agenzia di ricerca, sussidiaria di Fitch, la chiusura di alcune miniere rallenterà la crescita dell’offerta, mentre l’ambizioso piano di investimenti annunciato dal neo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, contribuirà a spingere la domanda.
BMI Research prevede ora che il nichel quoterà in media nel 2017 a 10.500 dollari per tonnellata e salirà a 13.000 dollari per tonnellata entro il 2020. Gli Stati Uniti sono il quarto consumatore mondiale di nichel raffinato, ma ancora più importanti per i prezzi del metallo saranno gli aiuti fiscali della Cina per il settore delle costruzioni. Il nichel viene infatti utilizzato nella produzione di acciaio inossidabile, che viene ampiamente impiegato nell’edilizia.
“Abbiamo rivisto al rialzo le nostre stime sul prezzo del nichel dal 2017 al 2020 perché le prospettive per i metalli industriali sono diventate in generale più positive”. BMI Research sottolinea in una nota che la revisione è stata effettuata solo in parte a seguito dei piani di sviluppo delle infrastrutture negli Stati Uniti promesse da Donald Trump, dato che si attende che queste misure deluderanno nel corso dei prossimi anni.
BMI Research prevede che soprattutto gli stimoli fiscali del governo cinese per le infrastrutture pubbliche sosteranno la fiducia degli investitori e manterranno i prezzi ad elevati livelli durante i prossimi anni nonostante i fondamentali del mercato del nichel miglioreranno solo modestamente. “Anche se ci aspettiamo un rallentamento dell’industria cinese delle costruzioni negli anni prima del 2020, il valore delle infrastrutture per trasporti, come percentuale del valore totale dell’industria delle costruzioni, salirà dal 15,6% nel 2015 al 18,8% entro il 2020”.
Inoltre, la crescita della produzione di veicoli in Cina salirà dal 3,2% al 5,6% su base annua. L’acciaio inossidabile è un ingrediente chiave per l’industria dell’auto ma anche per la costruzione di ponti moderni, aeroporti e porti.
BMI Research stima che il mercato del nichel registrerà un surplus di 1.400 tonnellate nel 2017, ma il saldo positivo sarà sensibilmente inferiore alle 178.000 tonnellate del 2013, quando il prezzo medio era pari a 15.081 dollari per tonnellata. Il surplus salirà moderatamente fino al 2020 per raggiungere 11.800 tonnellate perché la crescita del consumo da parte della Cina è attesa rallentare nei prossimi anni a causa della disponibilità della ghisa di nichel, che è meno cara, dalle fonderie in Indonesia, che funge da sostituto per il nichel raffinato.
Nel frattempo, i trend dell’offerta dovrebbero restare invariati, con la crescita globale della produzione che rallenterà nei prossimi anni fino al 2020 (nonostante resterà superiore alla domanda) a causa delle normative ambientali e dei prezzi storicamente bassi.
Il prezzo del nichel ha chiuso venerdì scorso al LME (London Metal Exchange) a 11.455 dollari per tonnellata. Dall’inizio dell’anno il metallo si è apprezzato di circa il 32%.
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