Il mercato mondiale del rame raffinato ha registrato a settembre un deficit di 15.000 tonnellate. Lo ha comunicato l’ICSG (l’International Copper Study Group). Inclusi gli aggiustamenti stagionali il mercato del rame ha registrato a settembre un surplus di circa 25.000 tonnellate.
I dati dei primi nove mesi del 2016
Nei primi nove mesi del 2016 il mercato mondiale del rame raffinato ha registrato un deficit di produzione di circa 84.000 tonnellate, contro il deficit di circa 28.000 tonnellate nello stesso periodo dello scorso anno. Inclusi gli aggiustamenti stagionali il deficit è stato di circa 29.000 tonnellate, contro il deficit di 34.000 tonnellate nei primi nove mesi del 2015.
Nei primi nove mesi del 2016 il consumo del metallo rosso è cresciuto, rispetto allo stesso periodo del 2015, di circa il 3% (565.000 tonnellate). La domanda e le importazioni nette della Cina sono aumentate rispettivamente del 7% e del 2%. L’ICSG fa tuttavia notare che la tendenza delle importazioni nette è stata orientata verso il basso nel 2016, con la media mensile nel terzo trimestre inferiore del 40% di quella del primo semestre. La domanda mensile cinese nel terzo trimestre è stata del 5% inferiore a quella dei primi sei mesi dell’anno.
La produzione di rame da parte delle miniere è aumentata su base annua nei primi nove mesi del 2016 del 6% (820.000 tonnellate). L’utilizzo della capacità produttiva è cresciuto nel periodo all’86%, dall’85% un anno prima.
La produzione di rame raffinato è aumentata nel periodo del 3% (510.000 tonnellate), la produzione primaria è salita del 2,5% e quella secondaria (riciclo rottami) del 5,5%.
I prezzi e le scorte
La quotazione del rame è salita a novembre significativamente. Il prezzo a pronti ha quotato al LME (London Metal Exchange) in media a $5.443,25 per tonnellata, contro $4.732,14 per tonnellata ad ottobre. Finora il prezzo medio è stato quest’anno di $4.793,60 per tonnellata, in calo del 13% rispetto al prezzo medio del 2015.
Alla fine di novembre le scorte di rame nei magazzini delle principali borse metalli (LME, COMEX, SHFE) erano pari a complessive 451.780 tonnellate, in calo di 30.088 tonnellate (-6%) rispetto alla fine del 2015. Le scorte sono calate nei magazzini dello SHFE mentre sono aumentate in quelli del LME e del COMEX.
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