La quotazione del dollaro ha esteso oggi i suoi guadagni rispetto allo yen. Il biglietto verde beneficia dei positivi dati macroeconomici pubblicati ieri negli Stati Uniti. Dopo aver guadagnato martedì circa lo 0,5%, il dollaro è salito fino a 117,74 yen. Due settimane fa il dollaro aveva toccato un massimo da dieci mesi a 118,66 yen.
L’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi è balzato a dicembre ai più alti livelli dall’agosto del 2001. Gli americani si attendono che sotto l’amministrazione del presidente eletto Donald Trump le loro condizioni miglioreranno sensibilmente. I prezzi delle case hanno inoltre continuato la loro ripresa. L’indice S&P/Case-Shiller per le 20 principali degli Stati Uniti, è aumentato ad ottobre del 5,1%.
I solidi segnali arrivati dal fronte macroeconomico sostengono l’aspettativa che la normalizzazione della politica monetaria negli Stati Uniti procederà più velocemente del previsto. Lo scorso 14 dicembre è emerso che dopo le elezioni presidenziali i membri della Fed prevedono ora per il prossimo anno tre rialzi dei tassi nel 2017, invece dei due attesi precedentemente.
Gli operatori hanno indicato che la volatilità per lo yen potrebbe aumentare a causa dei bassi volumi di scambio prima delle festività del primo dell’anno che a Tokyo dureranno dal 31 dicembre al 3 gennaio. L’attenzione è in parte già rivolta alla prossima settimana, quando sarà pubblicato il rapporto sull’occupazione negli Stati Uniti. Il mercato si attende che i dati sul lavoro confermeranno il rafforzamento della prima economia mondiale.
Mentre il dollaro si rafforza ulteriormente sullo yen, è debole rispetto alle altre principali valute. Il Dollar Index è sceso fino a 102,91 punti, dai 103,04 punti di ieri.
L’euro sale sul forex dello 0,2% a 1,0474 dollari. La scorsa settimana la moneta unica era scesa fino a 1,0352 dollari, ovvero ai minimi dal gennaio del 2003. Le difficoltà del settore bancario italiano e le prossimi elezioni in Olanda e Francia dovrebbero tenere gli investitori in allerta durante le prime settimane del 2017.
La sterlina sale dello 0,2% a circa 1,2295 dollari. Il dollaro scende rispetto al dollaro canadese dello 0,1% a 1,3568 e rispetto al franco svizzero dello 0,1% a 1,0268.
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