Quasi tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in rialzo. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,4%, il CAC40 a Parigi lo 0,2%, l’IBEX 35 a Madrid lo 0,9% e lo SMI a Zurigo lo 0,2%. Il FTSE 100 a Londra ha perso meno dello 0,1%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è salito dello 0,3%.
La Corte Suprema del Regno Unito ha stabilito che il governo britannico non potrà ricorrere all’articolo 50 del Trattato di Lisbona per l’uscita dall’UE senza l’approvazione del parlamento. La notizia ha potuto sostenere solo brevemente la sterlina. Gli operatori hanno indicato che la decisione era in gran parte scontata e non potrà in ogni modo impedire la “Brexit”. Sul fronte macroeconomico l’indice PMI Composite per l’Eurozona è sceso leggermente a gennaio, mantenendosi su elevati livelli.
I minerari hanno beneficiato del forte aumento dei prezzi dei metalli. Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 5,9%, BHP Billiton (GB0000566504) il 3% e Rio Tinto (GB0007188757) il 4%.
I bancari hanno registrato una ripresa. Barclays (GB0031348658) ha guadagnato l’1,9%, Deutsche Bank (DE0005140008) il 2,7% e UBS (CH0024899483) il 2%.
BT Group (GB0030913577) ha perso il 20,8%. L’operatore telefonico britannico ha avvertito di aver sottostimato fortemente la gravità delle irregolarità contabili nella filiale italiana. BT Group si attende ora che lo scandalo costerà 530 milioni di sterline, dai 145 milioni di sterline stimati precedentemente.
easyJet (GB000164199) ha perso l’8,8%. La compagnia aerea a basso costo ha avvertito che la debolezza della sterlina ed i più elevati costi per il carburante peseranno sui suoi utili più del previsto.
SAP (DE0007164600) ha guadagnato lo 0,7%. Il maggiore produttore europeo di software ha aumentato nel quarto trimestre l’utile netto del 18% grazie alla sua forte crescita nel cloud.
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