Quasi tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in moderato rialzo. Il FTSE 100 a Londra ha guadagnato lo 0,4%, lo SMI a Zurigo lo 0,2%, il CAC40 a Parigi lo 0,1% e il DAX a Francoforte lo 0,2%. L’IBEX 35 a Madrid ha perso lo 0,6%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,2%.
A sostenere le borse del Vecchio Continente è stato soprattutto il rally dei titoli dei produttori di materie prime.
ArcelorMittal (LU0323134006) ha guadagnato il 9,3%. Il maggiore produttore mondiale di acciaio ha aumentato nel 2016 il suo Ebitda a $6,26 miliardi. Gli analisti avevano previsto $6,14 miliardi. Nel solo quarto trimestre l’Ebitda è balzato del 51%.
Tra i minerari Anglo American (GB00B1XZS820) ha guadagnato il 4,4%, BHP Billiton (GB0000566504) il 2,4% e Rio Tinto (GB0007188757) il 5,6%. I prezzi dei metalli sono saliti oggi alla notizia del forte aumento del commercio estero della Cina nel mese di febbraio.
Tra i petroliferi Royal Dutch Shell (GB00B03MLX29) ha guadagnato l’1,2% e Total (FR0000120271) l’1,1%. Il prezzo del petrolio si è impennato dopo che l’AIE ha rivisto al rialzo le sue stime sulla domanda di greggio nel 2017.
Kering (FR0000121485) ha guadagnato il 2,6%. L’impresa madre di Gucci e Saint Laurent ha aumentato lo scorso anno l’utile netto del 17%.
Reckitt Benckiser (GB00B24CGK77) ha perso il 3%. Il produttore di beni di consumo ha annunciato di aver raggiunto un accordo per acquistare il Mead Johnson Nutrition (US5828391061) per $16,6 miliardi in contanti, pari a $90 per azione.
Commerzbank (DE0008032004) ha perso il 2,4%. S&P Global ha tagliato il suo rating sulla banca tedesca da “Hold” a “Strong Sell”.
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