Quasi tutte le principali borse europee hanno chiuso oggi in flessione. Il FTSE 100 a Londra ha perso lo 0,2%, lo SMI a Zurigo lo 0,5%, il CAC40 a Parigi lo 0,4% e l’IBEX 35 a Madrid lo 0,1%. Il DAX a Francoforte ha guadagnato lo 0,1%.
L’EuroStoxx 50, l’indice delle 50 principali blue chips della zona euro, è sceso dello 0,1%.
Le notizie arrivate dal fronte macroeconomico sono state poco incoraggianti. Gli ordinativi all’industria sono calati in Germania a gennaio del 7,4%. Si è trattato del più forte calo da otto anni. Negli USA il deficit della bilancia commerciale è balzato ai massimi da cinque anni. La seduta è stata altrimenti povera di impulsi. Molti investitori sono rimasti alla finestra in attesa delle indicazioni che arriveranno giovedì dalla BCE.
Tra i farmaceutici AstraZeneca (GB0009895292) ha perso l’1%, Novartis (CH0012005267) l’1,6%, Roche (CH0012032048) lo 0,8% e Sanofi (FR0000120578) lo 0,8%. Donald Trump ha annunciato attraverso Twitter di voler ridurre i prezzi per i farmaci.
Deutsche Bank (DE0005140008) ha perso un ulteriore 1,8% dopo aver annunciato un aumento di capitale da €8 miliardi.
Il settore dell’auto ha beneficiato della debolezza dell’euro e della speculazione su ulteriori operazioni di M&A. Daimler (DE0007100000) ha guadagnato lo 0,8%, Volkswagen (DE0007664039) lo 0,7% e PSA Group (FR0000121501) lo 0,5%.
Aggreko (GB0001478998) ha perso il 13%. Il leader mondiale nella fornitura temporanea di corrente e di sistemi di controllo della temperatura ha avvertito di attendersi anche per il corrente esercizio un calo dei suoi utili.
Casino Guichard-Perrachon (FR0000125585) ha perso il 5,6%. I risultati per il 2016 e l’outlook del gruppo retail francese hanno deluso le attese degli investitori.
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