La tedesca Deutsche Bank e la francese BNP Paribas sono riconosciute come due tra le più grandi banche a livello europeo e mondiale. Le prospettive dei due istituti sono però quasi diametralmente opposto. E’ questo cioò che si deduce guardando ai vari report che vari broker hanno recentemente dedicato alle due banche. Ad uscire galvanizzata è la francese BNP Paribas mentre molte riserve restano su Deutsche Bank.
- BNP Paribas: Gli analisti di Kepler Cheuvreux hanno ribadito nei giorni scorsi il rating buy sull’istitito francese alzando il target price da 70,33 euro a 71,06 euro. Per Kepler, quindi, le azioni BNP Paribas sono da comprare senza riserve. Il giudizio del broker è molto importante in quanto conferma una indicazione già da tempo in vigore. Secondo gli analisti il punto di forza di BNP Paribas non è tanto dato dai conti quanto dalla rapidità mostrata nel cambiare il proprio modello di business adeguandolo a quelle che sono le nuove esigenze. Da apprezzare anche la sincerità con la quale il management di BNP ha ammesso gli errori del passato, attivandosi subito per dare un deciso cambio di rotta all’istituto. Tutti questi fattori sono alla base delle ottime previsioni sull’andamento della quotazione BNP Paribas nel futuro.
- Deutsche Bank: Gli analisti di SocGen sono stati durissimi con la banca tedesca. Per SocGen, infatti, il rating Deutsche Bank è sell ossia vendere. Le previsioni negative sull’andamento del titolo sono confermata anche da un outlook fissato a negativo. Insomma per SocGen, il futuro di Deutsche Bank è quantomeno incerto. Ovviamente alla base di una bocciatura di queste proporizioni c’è anche l’avvio del nuovo aumento di capitale varato dall’istitito tedesco nonchè le deboli previsioni sul 2017 fornite dalla stessa banca. Prima di SocGen erano stato altri analisti interpellati da Bloomberg a calare la scure sulle azioni Deutsche Bank. Secondo Lionel Laurent non è da escludere, sulla base dei target price dei broker, un calo della quotazione Deutsche Bank di circa l’11% nei prossimi mesi. Con prospettive simili, lo stesso avvio dell’aumento di capitale passa in secondo piano in quanto non sufficiente per mutare le prospettive della banca.
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