La sessione di ieri è stata discretamente positiva per i titoli governativi italiani e per tutti quelli della zona periferica dell’eurozona. La motivazione principale di tale lieve ottimismo è da ricercarsi nel provvedimento con cui la Banca Centrale Europea ha annunciato di aver assegnato un finanziamento superiore alle attese nell’ambito dell’ultima asta di rifinanziamento a lungo termine Tltro2.
Di fatti, ragionando in termini più prettamente numerici, sono stati aggiudicati oltre 233 miliardi di euro di fondi a quattro anni nella quarta e ultima finestra del secondo programma, accogliendo così le richieste che sono state presentate da quasi 500 banche appartenenti ai mercati della zona euro, per un volume che è risultato essere quasi il doppio rispetto alle previsioni di consenso dei principali analisti, che invece puntavano a una complessiva richiesta di fondi per circa 125 miliardi di euro. L’importo che è stato raccolto ieri deve essere aggiunto, peraltro, ai 507 miliardi di euro assegnati nelle tre precedenti operazioni Tltro2.
I riflessi di un simile provvedimento da parte dell’Eurotower, peraltro, non sono certamente limitati al solo comparto dei titoli governativi. Spostandoci sui mercati azionari di Borsa notiamo infatti come l’intero settore bancario abbia mostrato una immediata forza relativa dopo l’annuncio dell’esito dell’asta della BCE che ha visto richieste superiori alle attese: un chiaro segnale che le banche dell’eurozona hanno voluto stabilizzare il proprio funding a basso costo, con l’obiettivo di incrementare la liquidità da destinare agli impieghi a sostegno dell’economia.
Nella giornata si registra inoltre un buon impulso da parte dell’euro contro dollaro: la posizione potrebbe non durare, ma riteniamo comunque che possa trattarsi di un’avvisaglia di un trend più ampio che non tarderà a manifestarsi…
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