Quarto appuntamento della settimana con l’analisi dei principali market mover della giornata. Oggi il calendario macroeconomico è sicuramente più ricco di ieri, a cominciare dalla pubblicazione dell’aggiornamento sull’indice di fiducia economica della Commissione Europea, che è visto stabile a marzo a 108 punti, per il massimo da sei anni a questa parte. La stabilità dovrebbe riguardare sia la componente dell’indice di fiducia per i servizi (13,8 punti) che la componente industria (1,3 punti).
Sempre in area euro, attesa per la pubblicazione di alcuni dati nazionali. In Spagna verrà pubblicata la stima preliminare sull’inflazione, probabilmente in aumento di 0,4% m/m e su base annua al 2,8% da un precedente 3,0%, mentre in Germania i prezzi al consumo dovrebbero crescere di 0,5% m/m. Nonostante l’aumento dei prezzi nel mese, l’inflazione su base annua dovrebbe comunque tornare indietro a 2,0% da un precedente 2,2% del mese scorso.
C’è inoltre qualche spazio per alcuni dati di rilievo per gli Stati Uniti. Negli USA verranno infatti pubblicati i dati sulla terza stima del PIL del quarto trimestre, che dovrebbe essere invariata a 1,9% t/t ann. L’attenzione si sposterà poi sulle indicazioni di crescita per il primo quarto dell’anno con la stima nowcasting dell’Atlanta Fed che punta a una variazione di solo 0,9% t/t ann., con ampi contributi negativi del canale estero (-0,5 punti percentuali) e delle scorte (-0,9 punti percentuali), insieme a un significativo rallentamento della dinamica dei consumi da 3% t/t ann. del 2° semestre 2016 a 1,5% t/t ann. a inizio 2017.
I dati di gennaio e febbraio relativi alla spesa personale sono in parte moderati per il freno ai servizi esercitato dal clima mite di inizio anno (che però dovrebbe determinare un rimbalzo a marzo). La stima nowcast della NY Fed è invece a 2,8% t/t ann, ricorda un dossier ISP.
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