Reduce da un aumento delle quotazioni di oltre 8 punti percentuali da inizio gennaio ad oggi, e di almeno 2 punti percentuali su base annua, il metallo prezioso continua ad essere giudicato come un asset piuttosto interessante per poter diversificare il portafoglio. Soprattutto, si osserva, in periodi di crescente risk adversion quali quelli attuali e – presumibilmente – quali quelli che verranno.
Di fatti, pur essendo il secondo trimestre di solito più debole dal punto di vista stagionale, è anche vero che alcuni elementi di forte incertezza, come le elezioni a fine mese in Francia, potrebbero condurre gli investitori verso asset che in apparenza (e in sostanza!) sono considerati più sicuri, come il metallo giallo.
Proprio per questo motivo in tali giorni stiamo cercando di comprendere che cosa potrebbe accadere alle quotazioni dell’oro, domandandoci che cosa ne pensano i principali analisti. È giunto oggi il momento di occuparci di quelli di BoA – Merrill Lynch, secondo cui l’incremento dell’inflazione e dei tassi di interesse starebbero giocando un ruolo favorevole nei confronti di tutti gli asset reali, che dovrebbero quindi realizzare una performance migliore di quelli finanziari. Fin dal 1970 – ricordano gli analisti di Bank of America – la performance relativa degli asset reali è stata infatti per l’83 per cento correlata all’inflazione.
Ne consegue che per BoA – Merrill Lynch il consiglio attuale è quello di comprare oro, in attesa di un aumento nel secondo semestre. La stima 2017 per il prezzo dell’oro e quella dell’argento è rispettivamente pari a 1.275 e 18,21 dollari l’oncia. Ricordiamo che, come già visto lunedì, gli analisti Rbc Capital Markets sono tendenzialmente più ottimisti e puntano a un valore medio dell’oro di 1.300 dollari l’oncia, mentre quelli di Societe Generale sono più pessimisti, con un valore medio intorno a 1.180 dollari l’oncia.
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